Festa di Cristo Re
Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re?». Rispose Gesù: «Tu lo dici: io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce».
La regalità di Cristo è il capovolgimento di quella che viene considerata in ambito umano perché è costituita dal suo servizio di amore e dalla disponibilità di donare la vita per quanti lo conoscono e persino per chi non lo segue. Nel misterioso disegno di Dio è proprio nell’esaltazione della croce che si realizza e si evidenzia il significato vero della regalità di Cristo: un re che per il suo popolo si fa vittima sacrificale per sancirne la piena salvezza.
Riflessione sul significato della Festa di Cristo Re
- L’Apostolo Paolo ci offre una visione molto profonda della centralità di Gesù. Ce lo presenta come il Primogenito di tutta la creazione: in Lui, per mezzo di Lui e in vista di Lui furono create tutte le cose. Egli è il centro di tutte le cose, è il principio: Gesù Cristo, il Signore. Dio ha dato a Lui la pienezza, la totalità, perché in Lui siano riconciliate tutte le cose Signore della creazione, Signore della riconciliazione.
Questa immagine ci fa capire che Gesù è il centro della creazione; e pertanto l’atteggiamento richiesto al credente, se vuole essere tale, è quello di riconoscere e di accogliere nella vita questa centralità di Gesù Cristo, nei pensieri, nelle parole e nelle opere. E così i nostri pensieri saranno pensieri cristiani, pensieri di Cristo. Le nostre opere saranno opere cristiane, opere di Cristo, le nostre parole saranno parole cristiane, parole di Cristo. Invece, quando si perde questo centro, perché lo si sostituisce con qualcosa d’altro, ne derivano soltanto dei danni, per l’ambiente attorno a noi e per l’uomo stesso.
- Oltre ad essere centro della creazione e centro della riconciliazione, Cristo è centro del popolo di Dio. E proprio oggi è qui, al centro di noi. Adesso è qui nella Parola, e sarà qui sull’altare, vivo, presente, in mezzo a noi, il suo popolo. Ogni uomo e donna cerca Dio stesso: un Dio che si faccia vicino, che accetti di accompagnarsi al cammino dell’uomo, che si faccia loro fratello.
Cristo, discendente del re Davide, è proprio il “fratello” intorno al quale si costituisce il popolo, che si prende cura del suo popolo, di tutti noi, a costo della sua vita. In Lui noi siamo uno; un solo popolo uniti a Lui, condividiamo un solo cammino, un solo destino. Solamente in Lui, in Lui come centro, abbiamo l’identità come popolo.
Vivere in Palestina
Mentre tutto è violenza, distruzione e odio, c’è chi a Gaza cerca di continuare a vivere e costruire. Il piccolo segno di chi vive la fede cristiana è una profezia di una pace possibile per tutti.
La nuova, immensa ondata di violenza e di guerra, diversa da tutte le altre, ha sconvolto tutti, con lo stesso effetto del terremoto in Siria. Come sempre accade, la speranza si è però re-introdotta in me come un cambiamento di sguardo. Faccio alcuni esempi. Un esempio potente, è quello del Patriarca e Cardinale Pizzaballa. Anzi direi proprio la potenza della sua esperienza di fede. Quello che dice e racconta, l’enorme preoccupazione e dolore che non cerca di nascondere, il suo realismo quasi misto a cinismo, porterebbe a dire: ecco una posizione simile a tutte le altre che si vedono e si sentono in giro. E in parte è così. Ma c’è qualcosa di diverso, è un’esperienza simile ma diversa, più umana. Innanzitutto, per come parla e per come agisce, sembra che qualcuno lo stia chiamando urgentemente ogni istante, che lo stia “mandando”. Allo scoppio delle violenze di Hamas si trovava in Italia; quindi, fa di tutto per rientrare il prima possibile a Gerusalemme. In un’intervista gli hanno chiesto: “Eminenza, di fronte a questi fatti… dov’è Dio?”, e lui ha risposto: “Più che altro io mi chiedo: dov’è l’uomo?? Dentro tutto questo fiume di violenza, dov’è finito l’uomo??”. Un giudizio che ricentra lo sguardo sull’umanità e ribalta la questione: cosa rende l’uomo uomo?
Un altro esempio : il parroco di Gaza. Anche lui si trovava fuori dal paese al momento degli attacchi, ora è a Betlemme e da ormai due settimane cerca in tutti i modi di rientrare Gaza. È forse l’unica persona in questo momento che desidera compiere il percorso opposto a tutti… vuole assolutamente tornare nella sua parrocchia! E la comunità dei cristiani lì è spettacolare. Sono poco più di mille, un centinaio quelli latini. Vorrebbero essere ovunque tranne che sotto le bombe, come tutti, ma l’unità tra di loro e la dedizione verso gli altri rimane qualcosa da guardare con stupore e commozione, così come sono, circondati da una popolazione a maggioranza musulmana, i gruppi di Hamas e gli israeliani dall’altra parte del confine. Una nostra collega di Betlemme è riuscita a incontrarlo, lui le ha raccontato che sta facendo di tutto per tornare dai “suoi”, che lo stanno aspettando. Poi al termine dell’incontro ha detto: “Mi raccomando, prego per te. Non devi essere triste, perché possiamo aiutare solo se abbiamo il cuore allegro!”.
AVVISI 5 novembre
Festa di Cristo Re
Celebriamo la festa di Cristo centro dell’universo riconoscendo in Lui la speranza e la salvezza per ogni persona. A lui affidiamo questo tempo drammatico certi della sua vittoria su male.
Domenica prossima 12 novembre inizieremo insieme il tempo dell’Avvento.
Santi della settimana
Giovedì 9 novembre Dedicazione della Basilica Lateranense, madre di tutte le Chiese.
Venerdì 10 festa di San Leone Magno, il papa dell’Incarnazione
Sabato 11 novembre festa di San Martino di Tours onorato in tante chiese della nostra diocesi.
Corso fidanzati
Lunedì 13 novembre ha inizio il corso fidanzati. Chi desidera ancora iscriversi si rivolga in segreteria. L’incontro si svolge in una sala della parrocchia a partire dalle ore 21.00.
La parrocchia che vive della vostra generosità chiede un aiuto sia per la gestione ordinaria sia per le necessita della carità
Questi i modi
- IBAN – IT 87 W 03069 09606 100000066416
intestazione: Parrocchia San Nicola Vescovo in Dergano - Satispay cercando in bottega Parrocchia san Nicola
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