I giorni dei santi e dei defunti
“La solennità di Tutti i Santi è occasione propizia per elevare lo sguardo dalle realtà terrene, scandite dal tempo, alla dimensione di Dio, la dimensione dell’eternità e della santità. La Liturgia ci ricorda oggi che la santità è l’originaria vocazione di ogni battezzato. Per questa ragione tutti i membri del Popolo di Dio sono chiamati a diventare santi. Oggi veneriamo proprio questa innumerevole comunità di Tutti i Santi, i quali, attraverso i loro differenti percorsi di vita, ci indicano diverse strade di santità, accomunate da un unico denominatore: seguire Cristo e conformarsi a Lui, fine ultimo della nostra vicenda umana.
“La Commemorazione dei fedeli defunti, cui è dedicata la giornata del 2 novembre, ci aiuta a ricordare i nostri cari che ci hanno lasciato, e tutte le anime in cammino verso la pienezza della vita. Fin dai primi tempi della fede cristiana, la Chiesa terrena, riconoscendo la comunione di tutto il corpo mistico di Gesù Cristo, ha coltivato con grande pietà la memoria dei defunti e ha offerto per loro suffragi. La nostra preghiera per i morti è quindi non solo utile ma necessaria, in quanto essa non solo li può aiutare, ma rende al contempo efficace la loro intercessione in nostro favore. Anche la visita ai cimiteri, mentre custodisce i legami di affetto con chi ci ha amato in questa vita, ci ricorda che tutti tendiamo verso un’altra vita, al di là della morte. Il pianto, dovuto al distacco terreno, non prevalga perciò sulla certezza della risurrezione, sulla speranza di giungere alla beatitudine dell’eternità, «momento colmo di appagamento, in cui la totalità ci abbraccia e noi abbracciamo la totalità» (Spe salvi, 12). L’oggetto della nostra speranza infatti è il gioire alla presenza di Dio nell’eternità.
Il Vangelo della domenica
«Un uomo diede una grande cena e fece molti inviti. (Lc 14, 16-18)
Sembra assurdo, eppure è un’esperienza talmente ordinaria da non suscitare più stupore. All’invito più ambito e prezioso della vita vengono facilmente anteposte mille cose più o meno importanti. Siamo sempre persuasi che le nostre urgenze siamo indilazionabili, eppure ci accorgiamo ogni giorno che l’invito di Dio potrebbe sempre trovare spazio e che tanto spesso il tempo che gli abbiamo sottratto l’abbiamo impiegato in modo banale.
AVVISI 31 ottobre 2021
Festa dei Santi e commemorazione dei defunti
In questi giorni la chiesa ci invita a vivere momenti di preghiera e di riflessione celebrando la Solennità dei santi e il ricordo dei defunti
Lunedì 1 novembre celebreremo la festa dei Santi e il giorno successivo ricorderemo i defunti.
Il 1 novembre le messe seguono l’orario festivo e alle h. 16,30 si svolgerà l’Adorazione Eucaristica
Il 2 novembre le messe seguono questo orario. Alle ore 8.30 e ore 11.00 Alla messa delle ore 18.00 ricorderemo tutti i defunti dell’anno pregando in particolare per loro
La nostra parrocchia si ritroverà per una messa di suffragio al cimitero di Bruzzano giovedì 4 novembre alle ore 16.00
Pregare per i defunti e visitare i cimiteri è un gesto di grande attenzione e affetto per chi è caro alla nostra vita.
Chi compie questi gesti potrà ottenere l’indulgenza plenaria per i propri defunti
Santi della settimana
Giovedì 4 novembre ricorderemo la festa di San Carlo Borromeo grande Vescovo e guida della nostra città
Per sostegno alla parrocchia
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Da un’omelia di San Carlo Borromeo
Tutti i misteri del nostro salvatore Gesù Cristo sono sublimi e profondi: noi li veneriamo in unione con la sacrosanta madre Chiesa.
Tuttavia, il mistero odierno, l’istituzione del santissimo sacramento dell’eucaristia, attraverso il quale il Signore si è donato in cibo alle anime fedeli, è così sublime ed elevato da superare ogni comprensione umana. Così grande è la degnazione del sommo Dio, in esso riluce tale amore che ogni intelligenza viene meno; nessuno potrebbe spiegarlo a parole né comprenderlo con la mente.
Nel Vecchio Testamento è narrata la nobilissima storia dell’agnello pasquale che doveva essere mangiato dentro casa da ogni famiglia; qualora poi ne fosse avanzato e non potesse essere consumato, lo si doveva bruciare nel fuoco. Quell’agnello era figura del nostro Agnello immacolato, Cristo Signore, da offrire per noi all’eterno Padre sull’altare della croce…
Quale motivo, se non l’amore soltanto, poté spingere il Dio buonissimo e grandissimo a donarsi in cibo a quella misera creatura che è l’uomo, ribelle dal principio… Tu, Cristo Gesù, che sei il Pane degli angeli, non hai sdegnato di divenire il cibo degli uomini ribelli, peccatori, ingrati.
Oh grandezza della dignità umana!… Dio ci ha fatto un favore singolare! Il suo amore per noi è inesplicabile! Solo questa carità poté spingere Dio a fare tanto per noi.
Perciò come è ingrato chi nel suo cuore non medita e non pensa sovente a questi misteri!