II DOMENICA DOPO LA DEDICAZIONE
Il regno dei cieli è simile a una rete gettata nel mare.
Ascoltare le parabole di Gesù significa lasciare aperta l’immaginazione alle nuove possibilità dischiuse grazie alla stravaganza di questi brevi racconti. Se guardiamo alle parabole come a una parola che si rivolge più alla nostra immaginazione che alla nostra volontà, non saremo tentati di ridurle a consigli didattici, ad allegorie moraleggianti. Lasceremo che la loro forza poetica sbocci in noi. (Paul Ricœur)
CERCATE OGNI GIORNO IL VOLTO DEI SANTI
Il mese di novembre, sentito perlopiù come un tempo malinconico, inizia in realtà nel modo migliore, con la celebrazione della solennità di tutti i santi. San Bernardo di Chiaravalle dice: “Per parte mia devo confessare che, quando penso ai santi, mi sento ardere da grandi desideri”. I desideri e la santità? Possono stare insieme? Certo! La vita dei santi è una esistenza riuscita, compiuta, spesso passata attraverso prove. Se compresa bene, la santità è un ideale profondamente desiderabile al cuore dell’uomo e della donna anche del nostro tempo.
Pensiamo per esempio a due santi: Madre Teresa di Calcutta, che ha saputo incarnare la misericordia di Dio attraverso una compassione profonda per tutte le persone emarginate; Ludovico Pavoni, che ha unito attenzione sociale, educativa e professionale. Quante figure stupende ha la nostra Chiesa! La solennità di tutti i santi ce li fa ricordare “insieme”, cioè come “comunione dei santi”. Infatti, una vita santa è sempre una “vita in relazione”. L’amicizia tra i santi è uno spettacolo di umanità. Questo ci ricorda che anche noi siamo fatti non per la solitudine ma per vivere in comunione gli uni con gli altri.
Da questa solennità discende una luce potente anche sulla commemorazione di tutti i defunti. Pensiamo ai nostri cari “passati all’altra riva”, preghiamo per loro, andiamo a far loro visita al cimitero, sostenuti dalla grande speranza che ha animato la vita dei santi: Gesù, crocifisso e risorto, ha vinto il male e la morte. Perché l’amore vince la morte. La speranza cristiana ha l’audacia di credere nella “risurrezione della carne”. E’ l’annuncio che tutto quanto abbiamo vissuto in questa vita non andrà perduto, sarà trasfigurato in Dio; ritroveremo i volti che abbiamo amato. I santi sono stati mossi da questa speranza; per questo hanno vissuto “alla grande” e ci invitano a fare lo stesso.
COMMEMORAZIONE DEI DEFUNTI
Cari amici, la solennità di tutti i Santi e la Commemorazione di tutti i fedeli defunti ci dicono che solamente chi può riconoscere una grande speranza nella morte, può anche vivere una vita a partire dalla speranza. Se noi riduciamo l’uomo esclusivamente alla sua dimensione orizzontale, a ciò che si può percepire empiricamente, la stessa vita perde il suo senso profondo. L’uomo ha bisogno di eternità ed ogni altra speranza per lui è troppo breve, è troppo limitata. L’uomo è spiegabile, trova il suo senso più profondo, solamente se c’è Dio. E noi sappiamo che Dio è uscito dalla sua lontananza e si è fatto vicino, è entrato nella nostra vita e ci dice: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me anche se muore vivrà; chiunque vive e crede in me non morirà in eterno»
Dio si è veramente mostrato, è diventato accessibile, ha tanto amato il mondo «da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna», e nel supremo atto di amore della Croce, immergendosi nell’abisso della morte, l’ha vinta, è risorto ed ha aperto anche a noi le porte dell’eternità. Cristo ci sostiene attraverso la notte della morte che Egli stesso ha attraversato; è il Buon Pastore, alla cui guida ci si può affidare senza alcuna paura, poiché Egli conosce bene la strada, anche attraverso l’oscurità. Ogni domenica, recitando il Credo, noi riaffermiamo questa verità. E nel recarci ai cimiteri a pregare con affetto e con amore per i nostri defunti, siamo invitati, ancora una volta, a rinnovare con coraggio e con forza la nostra fede nella vita eterna, anzi a vivere con questa grande speranza e testimoniarla al mondo: dietro il presente non c’è il nulla. E proprio la fede nella vita eterna dà al cristiano il coraggio di amare ancora più intensamente questa nostra terra e di lavorare per costruirle un futuro, per darle una vera e sicura speranza. PAPA BENEDETTO
AVVISI 29 ottobre
Festa dei Santi e commemorazione dei defunti
La Chiesa ci invita in questi giorni a vivere momenti di preghiera e di riflessione celebrando la Solennità dei santi e il ricordo dei defunti, ricordandoci che ciò che è in gioco è la verità della nostra esistenza.
Mercoledì 1 novembre celebreremo la festa dei Santi e il giorno successivo ricorderemo i defunti.
Il 1 novembre le messe seguono l’orario festivo a partire dalla messa serale di martedì alle ore 18.00. Riprendiamo a celebrare la messa delle ore 17.30.
Il 2 novembre le messe seguono questo orario. Alle ore 8.30 e alle ore 11.00 Alla messa delle ore 18.00 ricorderemo tutti i defunti dell’anno pregando in particolare per loro.
Mons. Luca Bressan celebrerà una messa di suffragio per i defunti al Cimitero di Bruzzano alle ore 15.30.
La nostra parrocchia si ritroverà poi per una messa di suffragio al cimitero di Bruzzano venerdì 3 novembre alle ore 16.00.
Pregare per i defunti e visitare i cimiteri è gesto di grande attenzione e affetto per chi è caro alla nostra vita e richiamo alla comunione dei santi.
Chi compie questi gesti potrà ottenere l’indulgenza plenaria per i propri defunti.
Santi della settimana
Sabato 4 novembre ricorderemo la festa di San Carlo Borromeo grande Vescovo e guida della nostra città. L’arcivescovo celebra una messa solenne venerdì 3 novembre in Duomo.