IV DOMENICA DOPO PENTECOSTE
«La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze» (Mt 22, 8-9)
Una parabola paradossale fin dall’inizio, in cui tutto funziona al contrario: il re organizza la festa di nozze del principe e gli invitati non ci vanno. Gesù ci fa capire che il mondo gira tutto alla rovescia e noi non ce ne accorgiamo. Dio ci invita ad una gioia sconfinata e noi abbiamo altro da fare. Ma lui non si rassegna e non smette di invitare. Alla fine saranno anche gli sfaccendati e la gente senza titoli ad approfittarne. Ma l’abito nuziale dell’amore sarà comunque indispensabile.
Letture dell’estate
Il tempo della persona
di Giovanna Parravicini il Sussidiario 14.06.2021
“Quando la morsa di una società avversa si stringe attorno a noi fino a minacciare la vivacità di una nostra espressione e quando un’egemonia culturale e sociale tende a penetrare il cuore, aizzando le già naturali incertezze, allora è venuto il tempo della persona”.
Don Giussani aveva pronunciato queste parole nel lontano 1977, quando l’Italia stava vivendo giorni drammatici e l’esistenza stessa del Movimento a cui lui aveva dato vita era seriamente compromessa dalla violenza ideologica e fisica di gruppi ideologici totalitari.
Parole – queste di don Giussani – tutte da riscoprire e rivivere oggi, in tempi certo non facili per il mondo ex sovietico. Può constatarlo anche chi non è necessariamente esperto di “cose russe”, basta aver letto i giornali da qualche mese a questa parte. È sempre più ostentato l’aperto ricorso alla violenza per mettere a tacere ogni possibile protesta o alternativa politica.
E dunque?
Ricomincia a valere anche oggi quello che aveva scritto Czeslaw Milosz, premio Nobel per la letteratura nel 1980? – “Si è riusciti a far capire all’uomo che se vive è solo per grazia dei potenti. Pensi dunque a bere il caffè e a dare la caccia alle farfalle. Chi ama la res publica avrà la mano mozzata” Che spazi esistono oggi – nel contesto politico creatosi in Bielorussia o in Russia – per educare, fare cultura, offrire il proprio contributo alla maturazione della società civile? Che cosa significa, oggi, dire che è venuto il tempo della persona?
Senza certo limitarsi a condannare, per così dire, la cattiveria dei tempi, don Giussani vi aveva piuttosto ravvisato una sfida per conquistare una posizione più autentica: non una presenza “reattiva” – aveva detto – determinata cioè in qualche modo dal terreno di battaglia scelto dall’avversario, ma una “presenza originale”, che scaturisce cioè dall’esperienza di umanità e di fede che facciamo.
È indubbio che oggi molti siano stanchi, delusi, senza grandi speranze. Ma un amico bielorusso con cui ho avuto modo di parlare recentemente mi ha descritto anche un gigantesco processo sotterraneo, capillare, di maturazione dell’autocoscienza, in atto non semplicemente negli ambienti intellettuali, ma a livello della parrucchiera, del pensionato, dei giovani. Un processo in cui parole come verità, persona, libertà riacquistano il sapore di un’esperienza vitale, irrinunciabile. In cui rinasce un dialogo inteso come “comunicare la propria esistenza ad un’altra esistenza”, dove “l’accento non è sulle idee, ma sulla persona come tale, sulla libertà”, come ricordava sempre don Giussani ai suoi ragazzi.
Nei giorni scorsi si è celebrato il centenario di Andrej Sacharov, il grande scienziato che si è battuto lungamente, senza risparmiarsi, in difesa dei diritti umani, senza avere dalla sua nient’altro che la forza intrinseca della verità. Negli stessi anni, in tutt’altro contesto, l’allora cardinale Ratzinger scriveva che “la sola forza con cui il cristianesimo può farsi valere pubblicamente è in ultima analisi la forza della sua interna verità. Questa forza è oggi indispensabile come sempre, perché l’uomo senza verità non può sopravvivere. Questa è la speranza sicura del cristianesimo. Questa è la sua immensa sfida ed esigenza per ognuno di noi” (J. Ratzinger, “Orientamento cristiano nella democrazia pluralistica?”, in Chiesa, ecumenismo e politica, Edizioni Paoline, 1987).
Le persone vive si incontrano, oggi come ieri, come sempre. Ed è grazie a queste persone vive che il mondo può ricominciare, ogni giorno, a vivere e sperare.
Avvisi 20 giugno
- Santi
Lunedì 21 giugno ricordiamo la festa di San Luigi Gonzaga, esempio di vita dedicata al Signore e alla carità: chiediamo a Lui morto giovanissimo mentre era a servizio dei malati per una pandemia che ci liberi da tanti mali e protegga i nostri ragazzi.
Giovedì 24 giugno è la natività di San Giovanni Battista, il precursore di Gesù
- Oratorio
Continua l’oratorio estivo con due importanti avvisi.
I genitori dei ragazzi che parteciperanno alle vacanze sono invitati
Lunedì 21 giugno alle ore 19.00 a collegarsi su Zoom a questo link
per importanti comunicazioni
https://us02web.zoom.us/j/89462906182?pwd=NDlSdDJUMDlvZE8vWVZSK1g4Z1pCZz09 ID riunione: 894 6290 6182 Passcode: 401554
Mercoledì 23 giugno alle ore 21.00 i genitori sono invitati in oratorio per una serata di canti con i ragazzi
- Preparazione festa ottobre
Venerdì 25 giugno alle ore 21.00 sotto il nuovo portico desideriamo ritrovarci con chi desidera preparare la festa di inizio anno con proposte, consigli e altro
- Pellegrinaggio in Terra Santa
Nell’anno che ricorda gli 80 anni della consacrazione della Chiesa, anche per la richiesta di amici e parrocchiani, si è pensato alla possibilità di un pellegrinaggio in Terra Santa nel periodo natalizio,
2 -8 gennaio 2022.
Per informazioni ed eventuali iscrizioni rivolgetevi in segreteria
Per sostegno alla parrocchia
Per contribuire economicamente lo puoi fare in questo modo
Bonifico al seguente IBAN IT87W0306909606100000066416
Satispay, cerca (tra i negozi virtuali) Parrocchia Dergano e dona