Il Vangelo della domenica
Dedicazione del Duomo
La chiesa è casa a te dedicata: in essa il popolo prende dall’altare il Corpo consacrato e si abbevera del beato Sangue. Qui le sante acque sciolgono le colpe di coloro che hanno errato e ne annullano le pene. Qui viene data la salute agli infermi, l’aiuto ai deboli e la vista ai ciechi: qui, o Cristo, ci liberi dalla colpa; ogni paura e tristezza è cacciata via.
Una parola amica
Messaggio dei Vescovi Lombardi ai fedeli della Lombardia … 4 parte
Imparare a prendersi cura
La lezione della fragilità non consiglia l’atteggiamento difensivo che allontana gli altri, ma piuttosto la sollecitudine premurosa della comunità in cui i fratelli e le sorelle si prendono cura gli uni degli altri.
Abbiamo imparato e dobbiamo imparare che la delega delle cure alle istituzioni e alle professionalità specializzate non può essere un alibi. La fraternità ci chiede quella forma di prossimità che coinvolge personalmente in relazioni di aiuto, in legami affettuosi, in parole di conforto e di testimonianza.
Non parliamo qui di principi astratti da ribadire, ma dello stupefacente spettacolo della solidarietà che è stato offerto a tutti nel momento dell’emergenza. I professionisti e i volontari, le associazioni e i singoli, i familiari e i vicini di casa, il personale degli ospedali e le diverse espressioni della comunità cristiana e della società civile hanno provveduto con dedizione disinteressata e non senza sacrificio perché nessuno fosse solo, nessuno fosse abbandonato. Con l’aiuto di Dio abbiamo potuto realizzare molte cose. Sappiamo anche di quanto non siamo riusciti a fare e di quanto siamo chiamati a costruire.
Per quanto siano numerosi i segni della solidarietà, per quanto sia estenuante la sollecitudine per i bisogni emergenti, non possiamo sottrarci alla domanda che ci impone di avere uno sguardo più ampio, un senso delle proporzioni più realistico, una magnanimità più intelligente. E la domanda è: e gli altri? E gli altri popoli? E gli altri paesi? E i poveri? Chi si prende cura dei malati dei paesi poveri? Chi si prende cura delle epidemie che devastano il pianeta e sembrano così anacronistiche e lontane?
Imparare a prendersi cura gli uni degli altri non è un principio altisonante e retorico, ma la proposta di praticare il gesto minimo che dà volto di fraternità alla società, che coltiva l’arte del buon vicinato, che vive la professione e il tempo libero come occasioni per servire al bene comune. Ciascuno trova la sua sicurezza non nell’isolamento, ma nella solidarietà.
… continua
AVVISI 18 ottobre
Gli orari delle S. Messe
Prefestiva ore 18.00
Domenica ore 8.30 -10.00 – 11.30 – 19.00
Giornata missionaria
In questo giorno di festa per la dedicazione del Duomo iniziamo a vivere la settimana missionaria attraverso le parole e la testimonianza di don Stefano.
Vogliamo anche aiutarlo nelle opere e nella carità che è chiamato a vivere nella sua missione in Zambia. Le offerte della messa le consegneremo a lui: potete anche acquistare un libretto con una favola di Natale scritta da don Stefano.
Sabato 24 alle ore 20.45 l’Arcivescovo in Duomo guiderà la tradizionale Veglia Missionaria che si potrà seguire sul canale televisivo diretta su Chiesa Tv – canale 195
Festa Dergano
Abbiamo celebrato la nostra festa annuale: nei momenti che siamo riusciti a realizzare abbiamo dato certamente un segno di speranza per tutti.
Ringraziamo di cuore gli adulti e gli studenti che hanno dato disponibilità e tempo per dare questa testimonianza.
Oratorio
E’ possibile frequentare i cortili dell’oratorio dalle ore 16.00 alle 18.30 rispettando le regole previste (patto di collaborazione con le famiglie, firma per chi adulto entra in oratorio mascherine e distanziamento).
Abbiamo la necessità di volontari che possono vigilare sull’accoglienza giornaliera in oratorio (almeno una persona nell’orario di apertura). Un aiuto particolare chiediamo per accompagnare i ragazzi nello studio nei giorni. Chi desidera offrirsi per questo servizio si rivolga a don Gabriele, don Mario e in segreteria