Piccole Note – 19 marzo 2023

IV DOMENICA DI QUARESIMA

IL CIECO NATO

«L’uomo che si chiama Gesù ha fatto del fango, mi ha spalmato gli occhi e mi ha detto: “Va’ a Sìloe e làvati!”. Io sono andato, mi sono lavato e ho acquistato la vista» (Gv 9, 11)

Il racconto di quest’uomo non è fatto di teorie, ma di fatti concreti. Non sta ripetendo parole ascoltate altrove, ma riassume in rapida sintesi quello che gli è successo. Una guarigione incredibile di cui lui non è protagonista, ma solo destinatario, senza neppure averla chiesta. È questo il nucleo incandescente dell’esperienza cristiana: non ciò che possiamo fare noi, ma ciò che Dio ha già fatto per noi, per amore nostro. Perché il primo verbo della vita cristiana è il verbo ricevere e continua ad essere fondamentale, perché Dio ama sempre per primo e non smetterà mai di farlo.

Udienza 15.32023         Papa Francesco     Chi è l’Apostolo?             

Dunque, cosa significa essere apostoli? Significa essere inviato per una missione. Esemplare e fondativo è l’avvenimento in cui Cristo Risorto manda i suoi apostoli nel mondo, trasmettendo loro il potere che Egli stesso ha ricevuto dal Padre e donando loro il suo Spirito. Leggiamo nel Vangelo di Giovanni: «Gesù disse loro di nuovo: “Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi”. Detto questo, soffiò e disse loro: “Ricevete lo Spirito Santo”» (20,21-22).

Un altro aspetto fondamentale dell’essere apostolo è la vocazione, cioè la chiamata. È stato così fin dall’inizio, quando il Signore Gesù «chiamò a sé quelli che voleva ed essi andarono da lui» (Mc 3,13). Li costituì come gruppo, attribuendo loro il titolo di “apostoli”, perché stessero con Lui e per inviarli in missione (cfr Mc 3,14; Mt 10,1-42).  San Paolo nelle sue lettere si presenta così: «Paolo, chiamato a essere apostolo», cioè inviato, (1 Cor 1,1); Dio lo ha chiamato fin dal seno di sua madre per annunciare il vangelo in mezzo alle genti (cfr Gal 1,15-16).

L’esperienza dei Dodici apostoli e la testimonianza di Paolo interpellano anche noi oggi. Ci invitano a verificare i nostri atteggiamenti, a verificare le nostre scelte, le nostre decisioni, sulla base di questi punti fermi: tutto dipende da una chiamata gratuita di Dio; Dio ci sceglie anche per servizi che a volte sembrano sovrastare le nostre capacità o non corrispondere alle nostre aspettative; alla chiamata ricevuta come dono gratuito bisogna rispondere gratuitamente. Dice il Concilio: «La vocazione cristiana […] è per sua natura anche vocazione all’apostolato» Si tratta di una chiamata che è comune, «come comune è la dignità dei membri per la loro rigenerazione in Cristo, comune la grazia di adozione filiale, comune la vocazione alla perfezione; non c’è che una sola salvezza, una sola speranza e una carità senza divisioni» (LG, 32).

AVVISI    19 marzo  2023

Quaresima

La guarigione del cieco nato è segno del dono di grazia che ha toccato anche la nostra vita. La quaresima ci è data perchè anche noi possiamo vedere e riconoscere che Gesù è la nostra salvezza.

Festa

Oggi 19 marzo è la festa di S. Giuseppe. Desideriamo invocare il suo aiuto per la vita la Chiesa di cui è Custode. Domani lunedì ne celebreremo la festa liturgica.

Incontri

Nella prossima settimana vivremo due avvenimenti particolarmente significativi e legati tra loro: ci aiuteranno ad uno sguardo attento alla realtà che viviamo

  • Venerdì 24 alle ore 21.00 in salone avremo il 2 incontro di Quaresima. Ascolteremo la testimonianza di Elena Mazzola e dei ragazzi della comunità Emmaus con questo titolo “nel dramma della guerra in Ucraina testimonianze di bene e di vita rinnovata “
  • Sabato 25 ci è proposta una cena per raccogliere aiuti per progetti a favore dei progetti Avsi. Le iscrizioni – costo euro 25 – si raccolgono in segreteria parrocchiale entro Mercoledì 22 marzo

IBAN – IT 87 W 03069 09606 100000066416
intestazione: Parrocchia San Nicola Vescovo in Dergano

Satispay cercando in bottega Parrocchia san Nicola