III domenica dopo l’Epifania
Gesù disse loro: «Voi stessi date loro da mangiare».
Gesù si sta rivolgendo ad un popolo che già aveva conosciuto la benevolenza di Dio. Israele sapeva che Dio dà il nutrimento, la manna, che consente di vivere. Ora c’è ancora una folla che necessita di vita e che la riceve in un modo inaspettato. Dio si manifesta nel Figlio, ma mostra che vuole coinvolgere l’uomo fino in fondo: il Signore non è colui che risolve tutto con un prodigio. Dio chiama in causa l’uomo, rende necessaria la sua piccolezza, ne fa collaboratore in una comunità dove tutti possano, nella condivisione, avere vita in abbondanza.
Il cristiano e il mistero della sofferenza
“La Chiesa si rivolge sempre con lo stesso spirito di fraterna condivisione a quanti vivono l’esperienza del dolore, animata dallo Spirito di Colui che, con la potenza dell’amore, ha ridato senso e dignità al mistero della sofferenza. A queste persone il Concilio Vaticano II ha detto: non siete «né abbandonati, né inutili», perché, uniti alla Croce di Cristo, contribuite alla sua opera salvifica. E con gli stessi accenti di speranza, la Chiesa interpella anche i professionisti e i volontari della sanità. La vostra è una singolare vocazione, che necessita di studio, di sensibilità e di esperienza. Tuttavia, a chi sceglie di lavorare nel mondo della sofferenza vivendo la propria attività come una «missione umana e spirituale» è richiesta una competenza ulteriore, che va al di là dei titoli accademici. Si tratta della «scienza cristiana della sofferenza», indicata esplicitamente dal Concilio come «la sola verità capace di rispondere al mistero della sofferenza» e di arrecare a chi è nella malattia «un sollievo senza illusioni»: «Non è in nostro potere – dice il Concilio – procurarvi la salute corporale, né la diminuzione dei vostri dolori fisici… Abbiamo però qualche cosa di più prezioso e di più profondo da darvi… Il Cristo non ha soppresso la sofferenza; non ha neppure voluto svelarcene interamente il mistero: l’ha presa su di sé, e questo basta perché ne comprendiamo tutto il valore». Di questa «scienza cristiana della sofferenza» siate degli esperti qualificati. Si tratta di una vera vocazione, come recentemente testimoniato da figure esemplari quali San Giuseppe Moscati, San Riccardo Pampuri, Santa Gianna Beretta Molla, Santa Anna Schäffer e il Servo di Dio Jérôme Lejeune. Un’ultima parola desidero riservare a voi, cari malati. La vostra silenziosa testimonianza è un efficace segno e strumento di evangelizzazione per le persone che vi curano e per le vostre famiglie, nella certezza che «nessuna lacrima, né di chi soffre, né di chi gli sta vicino, va perduta davanti a Dio». Voi «siete i fratelli del Cristo sofferente; e con lui, se lo volete, voi salvate il mondo!»”.
Benedetto XVI 17 novembre 2012
AVVISI
22 gennaio 2023
Il miracolo delle nozze di Cana è richiamo alla certezza della presenza di Gesù capace di rinnovare in modo impensabile la vita nostra e del mondo
Feste e santi
Martedì 24 è la festa di San Francesco di Sales
Mercoledì 25 è la festa della Conversione di S. Paolo e si conclude la settimana di preghiera per l’Unità dei cristiani.
Festa della famiglia
Domenica 29 gennaio la Chiesa di Milano si celebra la festa della famiglia, una occasione per ripensare alla grandezza di questo sacramento e alla urgenza di chiedere la grazia di Cristo per viverlo con verità
In particolare alle 10.00 celebreremo la Messa con i genitori e i loro ragazzi. La messa sarà celebrata da don Stefano Conti che in questi giorni è in Italia.
Dopo la messa nel salone incontrerà gli amici e quanti desiderano salutarlo.
Alla Messa delle ore 11.30 saranno presentati i fidanzati che si stanno preparando al Matrimonio e pregheremo per loro. Seguirà per loro dopo la messa il pranzo insieme e una testimonianza.
Incontro
Nel pomeriggio alle ore 16.00 nel salone parrocchiale il giornalista Giorgio Paolucci presenterà un libro molto interessante frutto dei suoi incontri con persone significative. Il libro intitolato “Cento Ripartenze. Quando la vita ricomincia “ racconta le loro storie